Presentazione del restauro del film muto "Villa Falconieri" (regia di G. Antamoro e R. Oswald, 1928).

Presentazione in anteprima nazionale del celebre film muto Villa Falconieri, realizzato nel 1928 per la regia italo-tedesca di Giulio Antamoro e Richard Oswald, ritenuto ormai perduto e oggi restaurato dalla Cineteca di Milano, su impulso dell'Accademia Vivarium novum, col patrocinio del Parco dei Castelli romani. Il film, tratto dall'omonimo libro di Richard Voss, verrà presentato in occasione dell'uscita del libro Memorie. Da una vita fantastica tradotto per la prima volta in lingua italiana da Agnese Nobiloni Toschi.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti: convegni@vivariumnovum.net


Villa Falconieri

La Villa è stata residenza, per oltre vent'anni, tra la fine dell'Ottocento e i primissimi anni del Novecento, dello scrittore tedesco Richard Voss, che non solo ne fece un importante punto di convergenza e d'incontro di studiosi, poeti, pittori, scultori d'ogni parte del mondo, ma scrisse anche un romanzo, che all'epoca ebbe notevole risonanza, intitolato proprio "Villa Falconieri", tradotto in italiano dalla cura amorevole d'Agnese Nobiloni Toschi. È da quel romanzo che, nel 1928, grazie a una collaborazione italo-tedesca, fu tratta la pellicola, che poco fu diffusa, e che si credeva perduta. Studiosi del Voss italiani e stranieri, storici dell'arte che hanno analizzato tutto ciò che riguardava l'edificio borrominiano e le sue rappresentazioni nei secoli, eruditi locali attenti a ogni espressione artistica che avesse avuto come tema la Villa disperavano ormai di poter ritrovare quell'opera cinematografica, di cui non rimanevano che alcuni fotogrammi e qualche immagine pubblicitaria.

Le ricerche della pellicola e il restauro

Un'attenta indagine compiuta dall'Accademia Vivarium novum nel 2018 ha però portato a identificare prima il materiale preparatorio e le didascalie conservate nel Museo del cinema di Torino; in séguito, grazie alle indicazioni fornite dallo stesso Museo e al recupero del rapporto d'una ricerca condotta da Gian Luca Farinelli e Vittorio Martinelli ormai più di vent'anni fa, s'è potuto verificare che un esemplare, forse incompleto, del film era custodito presso la Cineteca di Milano. Il responsabile dell'Archivio storico identificò immediatamente l'esemplare miracolosamente preservato e avviò le trattative per il restauro, resosi possibile grazie al contributo finanziario dell'Accademia e all'alta professionalità degli esperti della Cineteca.

La presentazione internazionale e nazionale

Nel 2019 si celebrava il centenario della morte del Voss, scomparso alla vigilia della fine della prima guerra mondiale, dilacerato tra il fervente patriottismo verso la Germania e l'amore per l'Italia "traditrice" dell'amicizia che, secondo lui, sarebbe dovuta rimanere come sacra tra i due popoli. A ridosso di quella data, dunque, e dopo la parentesi forzata dovuta all'emergenza sanitaria, la pubblicazione e la presentazione della pellicola tratta dal romanzo sono intese a far meglio conoscere la figura del Voss, particolarmente per quel che riguarda il suo rapporto con la Villa Falconieri, la sua "Casa splendente", luogo di ritiro, meditazione, studio, ma anche fervido centro culturale europeo; Villa che, grazie al Voss, divenne poi, agli inizi del Novecento e fino allo scoppio della guerra, l'Accademia di Germania a Roma. È per questo che s'è scelto di presentare l'opera prima al Festival internazionale del cinema muto di Lione, e poi, in prima nazionale, proprio nella Villa Falconieri, teatro dell'azione e delle riprese.

L'importanza della pellicola per la storia della Villa

La pellicola risulta anche essere di primaria importanza in un momento in cui si progetta un restauro completo dell'edificio e del suo parco, perché essa costituisce una testimonianza unica dello stato della Villa, dei suoi interni e dei suoi esterni, nella prima parte del Novecento e prima della devastazione apportata dai feroci bombardamenti dell'8 settembre 1943.

Una collaborazione virtuosa: Cineteca di Milano, Museo del cinema di Torino e Accademia Vivarium novum

Così un'opera di collaborazione virtuosa fra le due più importanti e prestigiose Istituzioni operanti nel campo della storia del Cinema (il Museo di Torino e la Cineteca di Milano), le quali, salvando e valorizzando un grande patrimonio d'interesse generale e di straordinario valore culturale, onorano il nostro Paese e lo elevano nel panorama internazionale, e l'incrollabile amore dell'Accademia Vivarium novum per il luogo affidato alle proprie cure, unito a un convinto e deciso impegno di studio e di ricerca, hanno permesso di restituire al pubblico italiano e mondiale una vera perla del cinema muto.

Dopo i saluti delle autorità, interverranno:

Novella Bellucci, italianista, docente dell'Università di Roma "La Sapienza"

Roberto Della Torre, responsabile Archivio storico della Cineteca di Milano

Luigi Miraglia, presidente dell'Accademia Vivarium novum

Agnese Nobiloni Toschi, germanista e traduttrice dell'opera di Richard Voss

Matteo Pavesi, direttore della Cineteca di Milano

Gianluigi Peduto, direttore del Parco dei Castelli Romani

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