COMMUNIS HEREDITAS

Latino e greco patrimonio dell’umanità

Le tre giornate del convegno Communis hereditas sono intese a sostenere la proposta, che l’Accademia Vivarium novum ha elaborato sin dal 2007 e poi divulgato più ampiamente già nel 2011 (https://vivariumnovum.net/unesco), d’inserire il latino e il greco nell’elenco dei beni immateriali costituenti patrimonio dell’intera umanità. A tale proposta si sono in séguito aggregate, con formulazioni sostanzialmente unitarie, numerose delegazioni d’altri Paesi, che oggi costituiscono tutte insieme un vasto movimento internazionale.

La proposta italiana è stata approvata dal Senato nel 2017 (Ordine del giorno n. G/2371/1/7 al DDL n.2371: cfr. http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=17&id=00977280&idoggetto=00989220&parse=si&toc=no). Anche in Ispagna un’analoga proposta è stata approvata all’unanimità dalla Commissione cultura del Senato. In Francia il Ministro dell’educazione nazionale s’è impegnato a promuovere quest’azione comune.

Crediamo che questa battaglia ideale possa favorire non trascurabili sviluppi negli orientamenti che gli Stati del mondo promuovono nei loro sistemi educativi, oggi assai pericolosamente indirizzati in maniera univoca verso una formazione tecnica e professionalizzante che produce uomini “funzione” d’un meccanismo, avrebbe detto Eric Kahler, piuttosto che individui razionali e sociali i quali pienamente realizzino lo spirito che l’umanità ha potuto scoprire in sé stessa e alimentare nel corso della sua millenaria esistenza.

Le lingue di cultura come il latino e il greco (ma anche il sanscrito, il cinese e l'arabo classici e gli altri idiomi storici che hanno contribuito alla diffusione della civiltà umana tout court e alla comunicazione culturale) sono già state e possono continuare a esser veicolo d'una solida pace universale: parleremo perciò non solo della letteratura greca e latina, ma anche degli esperimenti della scuola di traduttori di Toledo, o dell'opera dei missionari gesuiti che portarono Confucio latinizzato in Europa e Galileo tradotto in cinese in Oriente; o delle relazioni d'un Busbecq che hanno avvicinato turchi ed europei; o delle grandi difese dei diritti umani svolte in latino come la disputa vallisoletana; delle strenue battaglie per la tolleranza e la concordia di religioni diverse d'un Cusano, d'un Pico, d'un Bodin, d'un Locke e di tanti altri. Vorremmo indurre a pensare quanto valga una lingua che, non essendo più di nessuna comunità etnica, rappresenta un'eredità comune che non fa prevalere nessun popolo su d'un altro. Si tratterà anche di quelle “traduzioni intersemiotiche” grazie alle quali si trasfondono dal linguaggio verbale a quello delle arti visive idee, storie, tradizioni culturali, pensieri, concetti e persino lessico e terminologia, e s’illustrerà come questa trasfusione presuppone un substrato, una radice comune che consente al traduttore artistico d’adattare, di rendere, d’esprimere al meglio nell’arte i contenuti della cultura storica, mitica, poetica trasmessi dalle lingue latina e greca. Il latino e il greco saranno anche visti come lingue rievocatrici e risuscitatrici, nell'Umanesimo italiano e nel Rinascimento europeo, di quell'idea di virtus, di tensione etica nella politica e nel governo dello Stato di là dalla forma che esso assume; di quella rinascita, nutrita della lettura d'opere greche e latine, d'uno spirito che guarda al corpo della civitas come a un tutto organico dov'è necessario dare τὸ προσῆκον ἑκάστῳ, unicuique suum, in una ricerca di quell'armonia ch'è, platonicamente, giustizia.

Programma provvisorio

2 maggio

10.00 Saluti delle autorità
10.30 Lisa Clark (ICAN, premio Nobel per la pace 2017): “La pace fondata sulla cultura”.
11.00 Luigi Miraglia (Accademia Vivarium novum): Presentazione dell’appello e del movimento internazionale.

11.15 Pausa caffè

11.45 Kurt Smolak (Università di Vienna): "Inter Augustinum et Erasmum: vere-ne saecula obscura?”.
12.30 Giancarlo Rinaldi (Università di Napoli “L’Orientale”): “Latino e greco veicolo di pace nelle culture di crinale degli ellenismi e del tardoantico”.

13.30 Pranzo

15.00 Roberto Spataro (Pontificia Academia Latinitatis)
15.15 Miran Sajovic (Pontificium Institutum altioris Latinitatis - Università pontificia salesiana)
15.30 Ambasciatori dell’appello nel mondo:
Renaud Baujot-Julien (Association Human-Hist - Francia)
Pierre Gorsky-Mieze (Association Human-Hist - Francia)
Anne Pasquet (Comune d’Autun - Francia)
Junyang Ng (Wenli Academy - Cina)
Jenny Rallens (Oxford Latinitas project - Regno Unito)
Krastu Banev (Università di Durham - Regno Unito)
Krasimir Ivanov (Liceo classico “Ngdek” di Sofia - Bulgaria)

16.30 Alwaleed Alsaggaff (Eton college, Regno Unito): “Lingua Graeca, lingua Latina et Islamica humanitas”.

17.00 Pausa caffè

17.30 Lucio Russo (Università di Roma “Tor Vergata”): “Alcune osservazioni sull'evoluzione storica della terminologia scientifica greca e latina”.
18:15 Michael von Albrecht (Università di Heidelberg): “Lingua Latina commune omnium gentium patrimonium”.
19.00 Vittorio Hösle (Notre Dame University, Indiana): “Quibus de causis philosophi sit Graecas Latinasque litteras colere”.

19.45 Μῆνις καὶ ὕβρις: spettacolo tratto dal I libro dell’Iliade (a cura del gruppo teatrale Vertumnus)

20.30 Cena

3 maggio

10.00 Corrado Sforza Fogliani (presidente dell’Associazione fra le banche popolari - vicepresidente dell'ABI).
10.15 Gerardo Bianco (Società Magna Grecia): “Latino, una lingua universale”.

11.00 Pausa caffè

11.30 Paolo Isotta (storico della musica): “Il latino nella musica moderna dalla Rinascenza carolingia”.
12.15 Lamberto Maffei (Accademia nazionale dei Lincei e Scuola normale superiore di Pisa): “Il vestito della cultura”.

13.00 Pranzo

15.00 Charles Burnett (Warburg Institute, Londra): “From Greek to Latin and from Arabic to Latin: the twelfth century translators and their motivations”.
15.45 Mirena Slavova (Università di Sofia “St. Kliment Ohridski”- Bulgaria): “Antiquity and classical education in Bulgaria”.
16.30 Ignacio Armella (Accademia Vivarium novum): “Sermo qui mores hominum multorum descripsit et urbes”.

17.00 Pausa caffè

17.30 Fernando Wulff Alonso (Università di Malaga): “En las fértiles fronteras del mundo grecorromano: la India”.
18.15 Dirk Sacré (Università cattolica di Lovanio): “Lingua Latina, lingua gentium, sive de titulis recentioribus et recentissimis”.
19.30 Giovanna Lazzi (Biblioteca Riccardiana - Firenze): "La lezione dei classici greci e latini nell'illustrazione libraria del Quattrocento".

20.15 Pietas ac dolor: spettacolo tratto dal I libro dell’Eneide (a cura del gruppo teatrale Vertumnus)

21.00 Cena

4 maggio

9.30 Lorenzo Fioramonti (Viceministro all'istruzione, l'università e la ricerca).
10.00 Marinella Linardos (Comunità ellenica di Roma).
10.15 Gaetano Lettieri (Università di Roma “La Sapienza”): “Una lingua comune: il greco e il latino nella trasmissione del vangelo cristiano e del messaggio umanistico”.
11.00 Saverio Di Liso (Facoltà teologica pugliese): “Il linguaggio dei diritti umani: la disputa sugli indios e la Giunta di Valladolid (1550-1551)”.

11.45 Pausa caffè

12.15 Michel-Yves Perrin (École pratique des hautes études - Parigi): “Titillare Titivillum. Diavolerie filologiche e modernità: alcune osservazioni”.
12.45 Junyang Ng (Wenli Academy - Cina): “Linguae classicae, quae dicuntur, orientalium et occidentalium regionum, universalis sapientiae vehiculum”.

13.30 Pranzo

15.00 Renato Parascandolo (già direttore di Rai educational): “Honos alit artes: la necessità d’una divulgazione non banalizzante”.
15.45 Guido Cappelli (Università di Napoli “L’Orientale”): “Il valore morale e dottrinale del latino umanistico tra il Bruni e il Pontano”.
16.30 Charles Guittard (Università di Parigi X - Nanterre La défence): “De ciuitate Romana et societate generis humani: ciuis Romanus sum... humani nihil a me alienum puto.”.

17.15 Pausa caffè

17.45 Luca Loschiavo (Università di Roma “Roma tre”): “Il latino e l’alfabetizzazione giuridica dei nuovi popoli nell’Occidente post-romano”.
18.30 Melinda Letts (Università di Oxford): “Latin for the many, not for the few”.

19.15 Conclusioni.

20.00 Concerto del coro Tyrtarion: carmi di Catullo, Orazio, Marziale e altri poeti greci e latini musicati con melodie di tradizione rinascimentale.

20.30 Cena.

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Ingresso libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a: convegni@vivariumnovum.net.

Organizzatori:

Accademia Vivarium novum

Col patrocinio di:
Istituto Italiano per gli studi filosofici
U.C.I.I.M. di Roma, sezione Nosengo
Parco dei Castelli Romani
Comune di Frascati
Pontificia Academia Latinitatis
Pontificium Institutum altioris Latinitatis

L’iniziativa ha valore di formazione e aggiornamento (legge 107/2015, comma 124, con esonero dal servizio ex art. 64 CCNL 2006/2009 del Comparto scuola). Al termine sarà consegnato un attestato di partecipazione.

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